Mario lannino,
nato a palermiti il 31 luglio 1953. Dal 1965 risiede a
Catanzaro, ove opera attivamente nel campo delle arti
visive dal 1973.
Nel 1977, insieme a Aniceto Mamone, Biagio Marra,
Nene' Cartaginese, Mario Lucio Pitardi, Alfredo
Leonardo, Marcello Caracciolo, Giovanni Vatrella e
Angelo De Siena da' vita al centro artistico "77".
Con la Prof.ssa Silvana Rubino Zizzi, Presidente del
"Cenarc 77", organizza nel 1983 una raccolta di fondi
a favore del centro Microcitemico di Catanzaro.
Nel 1986 apre lo studio di via Bezzecca nel quartiere
Corvo di Catanzaro ai giovani, avviandoli all'apprendi
mento delle tecniche pittoriche e insieme ad un grup
po di allievi attua progetti culturali.
Nel 1987, dietro invito del Preside Prof. Igino Vero,
collabora con la scuola media statale G. Casalinuovo
di Catanzaro Lido allestendo un laboratorio di pittura
e avviando gli alunni alla realizzazione di scenografie.
Nel 1996 la Fondazione Betania di Catanzaro gli con
ferisce l'incarico di collaborazione coordinata e conti
nuativa per studi e proposte atti ad iniziare i disabili
alla pittura. Nascono cosi' i progetti: Murales: "Dall'ac
qua, la Vital" e "Arte & Artigianalita'", "Cascata con
Laghetto e...", nelle proposte sperimentali realizzate
in Villa Betania (S. Maria di Catanzaro) tra il 1996 e il
1997.
In confidenza
Nello studio.
Scrivere di se' e dare un'impressione positiva a chi legge non e' difficile.
E' sufficiente mettere nero su bianco gli eventi positivi e sublimarli un po'.
Condire con metafore erudite e aneddoti sagaci alcuni momenti vissuti.
Enfatizzare legami, incontri importanti, partecipazioni a eventi e il gioco e' fatto.
Ma io la penso diversamente. Amo sperimentare!
L'ovvio mi deprime. Mi da' noia al pari se non peggio dei lavori lisciati, falsamente accademici, di maniera. Pitture o sculture ruffiane tirate su in serie al solo scopo di trovare compratori. Lavori fatti da scaltri personaggi con un minimo di conoscenza per gli ignoranti in attesa della "sensazione". Gente che non ama l'arte, la ricerca, ma i soldi e la vanagloria.
Per ovviare al decadentismo culturale che relega i linguaggi artistici della visione a mere suppellettili, ma principalmente per amore della cultura che apre le menti ai linguaggi della visione, nel 1986 apro le porte dello studio ai giovani e inizio dei percorsi d'arte figurativa. Organizzo e avvio stage, esposizioni d'arte; curo gli allestimenti e i cataloghi delle mostre degli allievi.
1996
Nel 1996 collaboro con la Fondazione Betania, in Catanzaro e organizzo percorsi
riabilitativi visivi per persone con disabilita'.
Nascono i progetti "Murales, dall'acqua la vita" e "Arte & artigianalita'". Progetto plastico il secondo e grafico/pittorico il primo.
In entrambi i progetti, i diversamente abili, coi loro tempi e la loro manualita', coadiuvati da alcuni allievi dello studio d'arte e da operatori della Fondazione, sotto la mia supervisione, sovvertono i preconcetti granitici dei normodotati.
Nel 1999, il primo febbraio, in Campidoglio ricevo un riconoscimento gradito: "Personalita' Europea 1998" per l'arte, dal Centro Europeo per il turismo, lo spettacolo e la cultura di Roma.
Tralascio volutamente di ricordare ulteriori partecipazioni a fiere, mostre e citare personalita' note.
Preferisco lasciare parlare i miei lavori, frutto di una costante ricerca in quanto, come gia' accennato:
ritengo il lavoro artistico patrimonio culturale della collettivita'. Ovvero: prodotto che giova fortemente alla mente e al corpo dell'intera umanita'.
il resto e' aria fritta!
Per tenere fede alle mie convinzioni e per vivere ho fatto l'operaio, il tecnico, l'impiegato, il
Docente.
E tra un graffio, una pennellata e un assemblaggio pubblico testi di narrativa, cataloghi e libri d'arte, recensisco esposizioni artistiche e, quando capita, collaboro con enti pubblici e privati.
Ho avviato anche laboratori creativi nel territorio catanzarese.